martedì 5 luglio 2011

IL BOLOGNINO D'ORO DI ALFREDO SCOGNA, di Chiara De Lucia

Ho letto e saputo dell'attrito fra il Comune e Alfredo Scogna, non sta a me entrare nei dettagli e in questo momento forse neanche mi interessa...
Il mio ruolo è quello di raccontarvi cos'è stato e cos'è Il Bolognino d'Oro.
Ho rivisto l'altro ieri l'intera prima edizione del Bolognino - nato grazie ad Alfredo Scogna e alla sua associazione Al Mosaico (nome che invita a una collettività di elementi che insieme costruiscono la bellezza) – e sono felice di averlo fatto.
I ricordi in attimo si son fatti vivi, scorrendo come immagini davanti a miei occhi: la maglietta di Superman che aveva Luca, le cene a casa di Rocco per far le prove, la splendida Donatella, la pizzeria che era al corso, Francesco Tilli all'orientale, Antonio che canta La Storia siamo noi alle prove ammutolendo tutti, le margherite disegnate e montate, la battuta sempre pronta di Lella, le discussioni con Andrea per come vestirsi sul palco., Pino che non sapeva una parola in inglese ma che con la sua voce si faceva perdonare..Solo alcuni frammenti che pero significano tutto...Ci sembrava di star facendo qualcosa di grande, di importante ed eravamo tutti uniti in qualcosa che era bello, ci dava importanza e di cui Alfredo era l'artefice.
Anche l'Amministrazione comunale, nelle persone di Franco Caraminico ed Ivana Marroncelli, volava alto con noi... Si parlava a quell'epoca anche di mettere su delle radio e delle televisioni in cui far spettacolo così come di costruire una cittadella della Musica...
Il progetto non riguardava un mondo autoreferenziale...Anzi era lo strumento per raccontare anche pittura, scultura, poesia e l'esperienza di Morgan De Sanctis allora terzo portiere della Juventus.
Il Bolognino nasce per essere il luogo principe della condivisione della propria arte con chiunque abbia voglia di capire e di gustare... Lo stesso gruppo ci ha portato a festeggiare ogni evento perchè eravamo felici di essere una famiglia: il falò dell'Immacolata per le prove del concerto di Natale (piazza Santa Maria Maggiore era stracolma anche se faceva un freddo che si moriva! - d'altronde a Guardiagrele anche per il Bolognino ad agosto s'era patito il freddo... Fa un freddo cane, ecco cosa disse Lella), il concerto di Primavera, il concerto al quartiere di Santa Chiara, il concerto de “La Città Di Mafalda” e la serata su Fabrizio De André, per me indimenticabile.
Tutto questo è stato ed è il Bolognino per molti...Per i partecipanti...E ce ne siamo impossessati come se questa fosse una sensazione dovuta e non donata...
Dovremmo invece sempre ricordare che quello di cui stiamo parlando è l'idea di un ragazzo che contro le opinioni di molti è riuscito a fare qualcosa di enorme non solo per se stesso ma per tutto un Paese...
A volte bisognerebbe riconoscere il merito con un sostegno concreto...Ma se questo non arriva da fuori è il momento di rimboccarsi le maniche e contribuire in qualche maniera...
Il mio contributo è questo sincero ed emozionato racconto.

http://www.uominidiognileva.it/home/il-bolognino-d-oro-di-alfredo-scogna-di-chiara-de-lucia.html


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